Amazon lancia la sfida al Governo federale: la positività alla marijuana non sarà più tra le sostanze controllate prima delle assunzioni.
SEATTLE – Il colosso Amazon ha deciso che d’ora in avanti non penalizzerà più i consumatori di marijuana in fase di assunzione.
La svolta di Amazon sulla marijuana
In pratica, il colosso di Jeff Bezos si schiera a favore della legalizzazione della marijuana: “Ci auguriamo che i legislatori agiscano e approvino la legge“, si legge sul blog dell’azienda di Seattle. Nel lanciare il proprio appoggio, Amazon annuncia anche un cambio di posizione netto: nel programma di controlli che precedono l’assunzione dei lavoratori non ci sarà più la marijuana. “Per molti anni abbia squalificato potenziali lavoratori se positivi alla marijuana, ma con le leggi statali vigenti negli Stati Uniti abbiamo cambiato corso. Non includeremo più la marijuana nel programma di controlli per le posizioni non regolate dal Dipartimento dei Trasporti“.
Il colosso di Jeff Bezos
Fondata nel 1994 a Seattle (Washington), in pochi anni l’azienda è diventata la numero uno al mondo nell’e-commerce. Nel 2020 ha fatturato quasi 350 miliardi di dollari, con un utile netto di oltre 17 miliardi. Numeri in continua crescita, nonostante il periodo della pandemia e dell’emergenza. E pochi giorni fa, Amazon ha chiuso l’acquisto di Mgm per 8,45 miliardi di dollari. Si tratta della società cinematografica e televisiva Metro-Goldwyn-Mayer che ha in dote titoli del calibro di 007, Lo Hobbit e il Mago di Oz. Lo studio che per simbolo caratteristico ha il famosissimo leone che ruggisce, per intenderci.